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Valle Scrivia in festa con le rose Slow food

L’ormai tradizionale Festa delle Rose – Busalla è un fiore torna per il quindicesimo anno e propone due giorni di festa, musica e sapori dell’intera Valle Scrivia il 10 e 11 giugno. Le rose della vallata, Presidio Slow Food, sono utilizzate per splendidi sciroppi e marmellate dal sapore antico.Questo il ricco programma del weekend

Sabato 10 giugno 2017
ore 10,00 » Apertura stand

 Piazza Macciò – Le Rose della Valle Scrivia e i prodotti a base di rose, le eccellenze enogastronomiche

Piazza Garibaldi (giochi per bambini)

Giardinetti di Largo Italia (mercatino dell’artigianato)

Via San Giorgio (mostra di antiquariato)

Via Veneto (mercatino di hobbistica e attività creative)

Piazza Ferralasco e piazza Genova (mercatino di prodotti alimentari)

 ore 11 Piazza Macciò

Degustazione di prodotti alla Rosa

Battesimo e guida all’assaggio delle Pepite alla Rosa: il nuovo frollino con pepite di cioccolato e profumo di rosa. A cura della Proloco di Busalla

 ore 12 Piazza Ferralasco

Ristorosa: la migliore tradizione e innovazione in un menù alla Rosa

 dalle 15 alle 18 – Parco Villa Borzino

conosciamo gli asini di Paradase, percorso guidato al parco con la partecipazione di Oreste e dei suoi amici asini protagonisti del video virale sull’intelligenza degli asini

 ore 15 e ore 16.30 Villa Borzino (via XXV Aprile)

Scopriamo il patrimonio culturale di Busalla: Villa Borzino Percorso guidato all’interno della bellissima villa di Busalla con l’ausilio della compagnia teatrale “Artisti al buio”(ritrovo ad inizio tour in piazza E. Borzino, davanti all’ingresso del parco della villa)

 Dalle 15 fino alle 19 sala del caminetto di Villa Borzino

“Profumo di rose”: mostra fotografica di Maura Di Stefano

 ore 16 Parco di Villa Borzino

Corso di Orienteering a cura dell’Associazione Didattica Museale di Genova

 ore 19 Piazza Ferralasco

Ristorosa: la migliore tradizione e innovazione in un menù alla Rosa

 ore 19.30

Chiusura stand

 ore 21 Parco di Villa Borzino

Eclipse Dance CONTEST Con la partecipazione di Jonathan Dante Gerlo e Miriam Masala del programma televisivo Amici e di Irene Moles. Evento a cura dei Eclipse Wellness (Busalla)

 Domenica 11 giugno 2017

Per tutta la giornata Lungo Argine Scrivia

Tradizionale Fiera di Sant’Antonio

 ore 10 Apertura stand

Piazza Macciò – Le Rose della Valle Scrivia e i prodotti a base di rose, le eccellenze enogastronomiche del territorio

Piazza Garibaldi (giochi per bambini)

Giardinetti di Largo Italia (mercatino dell’artigianato)

Via San Giorgio (mostra di antiquariato)

Via Veneto (mercatino di hobbistica e attività creative)

Piazza Ferralasco (mercatino di prodotti alimentari)

Piazza Genova (mercatino di prodotti alimentari)

 ore 12 Piazza Ferralasco

Ristorosa: la migliore tradizione e innovazione in un menù alla Rosa

 dalle 15.30 alle 18 Parco di Villa Borzino

Battesimo della sella: impariamo a conoscere i cavalli del centro ippico “Lo Scrivia”

 ore 17.30 Villa Borzino

premiazione del concorso “La Rosa in Valle Scrivia” riservato ai ragazzi delle scuole premiazione del contest fotografico “Busalla è un fiore – XV Festa delle Rose”

 dalle 18 Villa Borzino

spettacolo di cabaret con Daniele Raco e Aperirosa: il mitico aperitivo alla Rosa della Valle Scrivia. A cura della Proloco di Busalla

 ore 20

Chiusura stand e arrivederci al prossimo anno

IL PRESIDIO SLOW FOOD

È un presidio Slow Food che vuole custodire una eccellenza antica ma anche poco conosciuta: le rose della Valle Scrivia. Ma le rose non sono un cibo, dirà qualche lettore. Errore. I boccioli delle rose genovesi servono per fare sciroppo e marmellate. Non a caso con l’albero di fico e il ciuffo di erba luisa, la piantina di rosa era una presenza immancabile sui balconi o nei giardini delle case genovesi. Con i suoi petali, raccolti con delicatezza e posti in infusione, si produceva uno sciroppo da offrire agli ospiti in piccolissimi calici di cristallo, poco più che ditali, i famosi bicchierini da rosolio delle nostre nonne (o, meglio, bisnonne). Chi non possedeva rose raccoglieva i boccioli nell’entroterra della valle Scrivia oppure acquistava i petali sfusi dal fruttivendolo o dal fioraio. Qualche bottega di Genova li vende ancora ai rarissimi genovesi che si cimentano in sciroppi casalinghi e, nel mese di maggio, è possibile trovare cesti pieni di petali rossi e rosati accanto a cassette di carciofi e a mazzi di asparagi.Le rose migliori sono varietà antiche, quasi tutte selezionate tra la fine del XVIII e il XIX secolo, le rose protagoniste delle ridondanti composizioni floreali dei quadri vittoriani, per intenderci. Non si sa bene perché proprio a Genova si sia sviluppata questa rinomata tradizione della lavorazione dei petali di rosa, con i quali non si fanno solo sciroppi ma anche confetti e conserve.

Già un testo del 1683 di Gian Domenico Peri, “Il negoziante”, cita “le confetture e le conserve di zucchero che si lavorano in Genova come le più eccellenti che si acconcino in alcun altra parte del mondo” ma questa tradizione sapiente ha pochi eredi, tra i quali spicca la storica Confetteria Romanengo.

Le rose da sciroppo si raccolgono da metà maggio ai primi di giugno, quando la corolla è ben aperta. La ricetta dell’infuso è semplicissima: si immergono i petali con un poco di limone in acqua precedentemente portata a ebollizione. Si spegne il fuoco e si lascia macerare il tutto per circa 24 ore, quindi si filtra il liquido di macerazione, si torchia la massa dei petali residua e si aggiunge lo zucchero. Si riporta a ebollizione per una decina di minuti e si versa quindi il contenuto in piccole bottiglie.

La produzione comune presente sul mercato, a parte pochi artigiani eccellenti, è quasi sempre piuttosto scadente, realizzata con coloranti, aromi di sintesi, glucosio, conservanti. Lo sciroppo artigianale, quello fatto davvero con l’infusione dei petali di rose, acqua, zucchero e poco limone, è una rarità. Il Presidio riunisce chi ancora produce secondo la ricetta tradizionale genovese, con ingredienti esclusivamente naturali, utilizzando petali di rose coltivate lontano da fonti di inquinamento e in modo sostenibile.

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...