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Vuscià, il “superligurian” di Tenuta Maffone premiato a Vinitaly con 5StarWines-the Book 2023

Il nome è già di per sè un inno alla liguritudine, “Vuscià”, l’antico Voi nella lingua (non dialetto, ma lingua, visto che i contratti dei mercanti della Superba, in Oriente e nel Nord Europa, erano scritti in idioma genovese) ligure. Campeggia, elegante e dal segno demodé, sull’etichetta dell’ultima follia di Eliana Maffone e del marito Bruno Pollero, per tutti Tenuta Maffone, cantina di Acquetico, frazione di Pieve di Teco, la terra dell’Ormeasco.

Vuscià, anche se sull’etichetta ha la dicitura “Vino Rosso”, non sfugge alla tradizione enoica (ed eroica) dell’Alta Valle Arroscia e, nelle intenzioni della vulcanica coppia di viticoltori, dovrebbe diventare un “Superligurian” unico, nel senso che si tratta di un prodotto a produzione molto limitata (1720 bottiglie e 120 magnum) e irripetibile. Le poche bottiglie prodotte custodiscono un vero tesoro, Ormeasco della vendemmia 2016 affinato in legno e anfora, 14 gradi di gradazione, colore, profumi e struttura degni di un fuoriclasse. Se ne sono accorti anche a Vinitaly 2023, dove è stato presentato, ottenendo l’inserimento, con un punteggio di 90 su 100, nel più che prestigioso 5StarWines-the Book 2023. La consegna del premio è avvenuta in un evento di altissimo livello, con la partecipazione dei giornalisti enogastronomici Paolo Massobrio e Marco Gatti, del presidente dell’Enoteca Regionale ligure Marco Rezzano e del vicepresidente del Consiglio Regionale e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana.

Una bottiglia da collezione, insomma, anche se sarà difficile resistere alla tentazione…

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...